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LUCA BARCELLONA


LUCA BARCELLONA

Luca Barcellona (Milano 1978) artista, musicista, graphic designer e punto di riferimento della calligrafia a livello mondiale, presenta, per la prima volta, un’inedita produzione di lavori, sintesi della sua ricerca artistica degli ultimi trent’anni.

 

In Lost in strokes Luca Barcellona supera la leggibilità, staccandosi dal testo e dal significato delle parole, obbligando lo spettatore a perdersi tra i tratti perché lasciato privo di riferimenti.

I grafemi subiscono una riduzione progressiva alla singola lettera, in un processo di astrazione segnica che ha come orizzonte ultimo la pura bellezza del gesto. 

 

Una scrittura asemica che racchiude la complessità delle forme del lettering, destrutturate e decontestualizzate, libere e ampie campiture ed elementi del writing. Una ricerca compositiva basata sull’armonia dei pesi, tra pieni e vuoti, distribuiti nello spazio utilizzando esclusivamente l’occhio. Per l’artista riempire grandi quantità di testo, finendoci quasi dentro, astraendosi dal significato delle parole e dal gesto stesso, diventa un mantra che, attraverso la ripetizione, si trasforma in profondo atto meditativo.

 

Esperienza immersiva che viene restituita dall’artista attraverso la colonna sonora prodotta da DJ Craim, appositamente per le opere in mostra. 

 

Luca Barcellona, Milano classe 1978, è un artista, graphic designer e un nome di riferimento nel mondo della calligrafia moderna. Formatosi come writer e grafico, ha fatto parte del movimento hip hop degli anni ’90, contribuendo come MC alla scrittura di diversi classici del genere e alla scena del writing italiano.

 

Appassionato di scrittura da sempre, approda alla calligrafia professionale nel 1999 cimentandosi in ogni campo del lettering, dal type design, al letterpress e all’incisione, fino alle sperimentazioni con la realtà virtuale. Le lettere sono la componente principale del suo lavoro, facendo convivere la manualità di un'arte antica come la scrittura con i linguaggi e gli strumenti dell'era digitale. 

Con un connubio ricercato fra lo studio degli stili classici e la sua esperienza trascorsa nel mondo del graffiti writing ha ispirato col suo lavoro nuove generazioni di appassionati di calligrafia. La scrittura rappresenta per lui un atto meditativo profondo, un mezzo per riappropriarsi di ritmi umani e gesti del passato all’interno dei tempi frenetici della vita quotidiana.

 

Hanno richiesto i suoi lettering molti fra i maggiori brand nei settori della moda e dell’abbigliamento, della discografia, della cinematografia, del teatro ed dell’editoria (sua la scrittura sul packaging di Absolut), oltre ad aver lavorato per importanti committenze museali.

 

Insegna calligrafia dal 2007 con l'Associazione Calligrafica Italiana e nelle principali scuole di design (IED, NABA, Domus Academy) ed è docente di lettering e calligrafia presso la Raffles Design Milano dal 2017. Ha tenuto workshop e conferenze in tutto il mondo per diffondere la cultura calligrafica e il suo lavoro nella scrittura, tra cui USA, Canada, Giappone, Australia, Brasile e Argentina, Messico e Turchia.

 

Ha esposto presso diverse gallerie europee in mostre personali e collettive, e I suoi lavori sono inclusi nelle collezioni permanenti dell’Akademie der Kunst di Berlino, l’Archivio di Stato di Zurigo e la Harrison Collection presso la San Francisco Public Library. Una parte importante del suo lavoro sono le  performance di scrittura dal vivo e su grandi dimensioni, cominciate nel 2003 con il collettivo Rebel Ink assieme a Rae Martini e Marco Klefisch, fino alle esibizioni in teatro con il pianista Cesare Picco.

 

È un accanito collezionista di dischi in vinile, dal jazz alle colonne sonore più rare, oscure e ricercate, che propone nei suoi Dj set e nelle selezioni pubblicate sul blog del progetto Wax Up!.

 

Nel 2012 ha pubblicato la sua prima monografia Take Your Pleasure Seriously, edita da Lazy Dog Press, casa editrice di cui è anche socio fondatore, mentre nel 2021 ha pubblicato per Utet Anima & Inchiostro, un saggio che rappresenta un vero e proprio atto d’amore verso la scrittura.