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Galleria Patricia Armocida Logo
Artsy

CHERYL DUNN | ALESSANDRO ZUEK SIMONETTI, Uncanny


Inaugurazione 27 Novembre 2011 h 18:00,


Fino al 21 Gennaio 2012

CHERYL DUNN | ALESSANDRO ZUEK SIMONETTI, Uncanny

28 Novembre - 21 Gennaio 2012

La Galleria Patricia Armocida ha presentato la doppia mostra personale di Cheryl Dunn e Alessandro Zuek Simonetti, che ha inaugurato lunedì 28 Novembre 2011.
Per l'occasione sono state esposte trentaquattro fotografie in bianco e nero e a colori, dagli scatti più iconici degli artisti fino ai più recenti e un video in 16mm creato appositamente per la mostra da Cheryl Dunn.
The Uncanny o, nell'originale tedesco, Das Unheimliche è un concetto Freudiano che esprime un particolare sentimento, che si manifesta quando un qualcosa viene avvertito come familiare ed estraneo allo stesso tempo, generando una sensazione di straniamento o di perturbante familiarità. Così accade verso le immagini in mostra, ritratti delle strade di New York, dei personaggi e dei dettagli che la popolano. Ritagli di una città leggendaria le cui immagini abbiamo assorbito fin dall'infanzia, continui déjà-vu che ci portano a ricucire memorie e ricordi ideali di un luogo in cui finora potremmo non essere mai stati.
Il déjà-vu si ripresenta confrontando i due artisti: camminano per la strada in due luoghi e momenti differenti, scattando e avendo sensibilità per gli stessi soggetti, prima che le informazioni e le referenze fossero così immediate e alla portata di tutti. Cheryl, fotografa di prima generazione che ha cominciato a ritrarre le giovani culture di nicchia che negli anni '80 stavano nascendo a New York: quella dell'hardcore, quella degli skaters, quella dei primi writers. La stessa cosa Zuek 10 anni dopo, prima generazione italiana a documentare la scena nascente nel nostro Paese.
Cheryl Dunn afferma che gli alti e bassi dell'umanità la affascinano molto di più della media normalità, gli estremi insegnano, donano idee e conoscenza. Le fotografie esposte ripercorrono la sua carriera, partendo dagli anni '90 e arrivando fino alle proteste del movimento Occupy Wall Street del mese precedente alla mostra. L'artista e filmmaker ha esposto anche due video. Nel suo percorso creativo il video è stato una progressione naturale scaturita dal singolo fotogramma: "Da sempre cercavo di dire più di quanto un solo fotogramma non potesse comunicare, quindi sento il video come un qualcosa di molto liberatorio: posso incorporare molti degli elementi che amo, quali musica, movimento e narrazione".

Cheryl Dunn (New Jersey, 1960) è una filmmaker e fotografa di successo di New York City. Lavora per riviste come Spin, Vogue, Harper's Bazaar e Dazed & Confused. I suoi lungometraggi sono stati proiettati in numerosi e importanti film festivals, tra cui quello di Tribeca, Edimburgo, Rotterdam, Los Angeles e Havana e sulla PBS. Il suo lavoro è stato esposto in varie gallerie e musei tra cui Deich Projects a New York, la Tate Modern di Londra e la mostra Art in the Streets al MOCA di Los Angeles. Cheryl è stata uno dei protagonisti del documentario, libro e mostra itinerante curata da Aaron Rose Beautiful Losers. Sono stati pubblicati due libri sul suo lavoro Bicycle Gangs of New York e Some Kinda Vocation. Ha appena presentato il suo ultimo film: Everybody Street.

Tra le più significative esposizioni personali ricordiamo: Anybody Avenue Stall Baggage, Tokyo, 2015; Sometimes the Answer Ivory & Black, London, 2012; Uncanny, Galleria Patricia Armocida, Milan, 2011; Spit and Peanut Shells, Country Club Gallery, Cincinnati, 2009; No One’s Not Happy When Theyʼre Dancing, Fuse Gallery, New York, 2007; Habitare Elizabeth Paige Smith Atelier, Venice, 2006; Tri-State New Image Art, Los Angeles, 2001.

Cheryl Dunn ha inoltre preso parte a numerose esposizioni collettive, tra le quali: seraphin gallery 1108 Pine St, Philadelphia, 2016; The Newsstand Ocean of Images: New Photography 2015; MOMA, New York, 2015; The Spring Cleaning, The Laundromt, New York, 2015; Deadbeat Club - Mentally Retired Slow Culture, Los Angeles, 2015; It's an Invasion National Arts Club, New York, 2014; Deeds Not Words II Mild Manners Gallery, Sydney, 2014; Hindsight V1 Gallery, Copenhagen, 2014; 5 Years Gallery Steinsland Berliner, Stockholm, 2013; Portrait of a Generation, Hole Gallery, New York, 2012; Public: Collective Identity / Occupied Spaces Toronto Photography Festival at MOCCA, Toronto, 2012; Everybody Street London Festival of Photography, Tate Modern, London, 2011; Gossip Well Told Warrington Museum and Art Gallery, Warrington, 2011; LES Exposed Clayton Gallery and Outlaw Art Museum, New York, 2011; In Art We Trust Nikolaj Copenhagen Contemporary Art Center, Copenhagen, 2011; Art in the streets, MOCA The Museum of Contemporary Art, Los Angeles, 2011; Right Here, Right Now, FORMAT International Photography Festival, Derby, 2011; Everybody Street, Seaport Museum, New York, 2010; Postermat, The Hole Gallery, New York, 2010; 100% Natural, J. Riggs Fine Art, Miami, 2010; Sacer, MONIKER Art Fair, London, 2010; Creative Growth, Galerie Impaire, Paris, 2010; Come As You Are New Image Art, Los Angeles, 2010; Never a Dull Moment, White Walls Gallery, San Francisco, 2010; Projections, Roberts and Tilton Gallery, Los Angeles, 2010; Put your Finger on the Button, New Image Art, Los Angeles, 2010; Transfer, Country Club Projects, Sao Paulo, Brazil.

Alessandro Zuek Simonetti (Bassano del Grappa, 1977) vive e lavora a New York City. Si è laureato presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia, nel corso di Decorazione B con una tesi sul Ritratto Fotografico Come Ricerca Sociale - La catalogazione del genere umano. I suoi lavori sono stati pubblicati da importanti testate nazionali ed estere e ospitati in progetti curatoriali di spicco, come il progetto per il bookshop del PS1 MOMA in Queens, NY e gallerie di risonanza internazionale.

Tra le sue ultime mostre: No Soul for Sale, Tate Modern, Londra; La fioritura del Bambu, DOCVA Viafarini, Milano; Il Museo Privato, La passione per l'arte contemporanea nelle collezioni bergamasche, Gamec Bergamo; Interessi Personali, Romberg Contemporanea, Roma, Italia; UDLMIDLU, Oh-Wow Gallery (Hamburger Eyes), Miami, USA; POV Point of View, Jarach Gallery, Venezia, Italia; The Polaroid, Galleria Ca' di Fra (curata da Claudio Composti), Milano, Italia; Italidea, Guadalajara e Città del Messico (curata da Renato Miracco),

Messico; The Last Neighborhood Standing, Leica Gallery, NYC, USA che vede il contributo di Tony Arcabascio e Steve Powers.

Ha in oltre collaborato con artisti performer come Davide Balliano, Marcello Maloberti e Nico Vascellari.