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Galleria Patricia Armocida Logo
Artsy

ELLIE DAVIES, Nebulae


Inaugurazione 17 Gennaio 2018 h 19:00, Via Argelati n° 24, 20143 Milano (MI)


Fino al 15 Aprile 2018

ELLIE DAVIES, Nebulae

17 Gennaio - 15 Aprile 2018

La Galleria Patricia Armocida è lieta di annunciare la prima personale italiana della fotografa inglese Ellie Davies, intitolata Nebulae; inaugurazione mercoledì 17 Gennaio 2018, ore 19. Per l’occasione saranno presentate quattordici fotografie a colori di medio e grande formato.

Il termine latino nebula ha la capacità di evocare, ancora nella lingua corrente, un senso di mistero che avvolge e cela come la foschia. Allo stesso tempo, in ambito scientifico per nebula si intende “un oggetto celeste dall’aspetto diffuso, simile a una piccola nube”. I due valori di questo termine trovano sintesi nelle serie di fotografie selezionate per la mostra.

 

Ellie Davies ambienta i propri scatti nella foresta inglese, luogo in cui confluiscono natura e cultura, ambiente e attività umana, esplorando la complessa interrelazione tra il paesaggio e l’individuo.

Come dichiara l’artista: “Le foreste britanniche sono state plasmate dal processo di intervento umano per migliaia di anni. Sono un simbolo potente nella cultura popolare, nelle favole e nei miti, luoghi di incanto e magia così come di pericolo e mistero. Nella storia più recente sono state associate agli stati psicologici relativi all’inconscio”.

Oggi la maggior parte delle persone risiede in ambienti urbani o semi-urbani, vivendo il paesaggio da una posizione distanziata, filtrata dalla tecnologia e dai vari media. Da questa considerazione, la natura in tutta la sua sensuale materialità e il nostro essere al suo interno piuttosto che al di fuori di essa, sembra irraggiungibile. Ellie Davies affronta questo allontanamento attirando lo spettatore nel cuore della foresta, che conserva ancora mistero e offre il potenziale per la scoperta e l’esplorazione.

Il processo creativo la porta a isolarsi per lunghe ore nel silenzio della foresta. Questo stato, inizialmente disorientante, porta l’artista a sviluppare una percezione più sottile dell’universo attorno a sé, arrivando a coglierne in modo profondo lo spazio circostante e gli elementi che lo compongono, così da evidenziarne le potenzialità e coinvolgere lo spettatore. Come afferma l’artista: “Voglio che il mio lavoro faccia provare allo spettatore la sensazione di essere solo nella foresta. C’è una tensione e una quiete, una consapevolezza intensificata che si verifica: è ciò che voglio trasmettere nel mio lavoro e il motivo per cui sono da sola quando realizzo le immagini”.

Parte del fascino magnetico racchiuso dagli scatti della fotografa, sta nell’immobilità cristallina degli elementi presenti in essa. Lo spazio maestoso e profondo è disseminato da elementi suggestivi e magici, che invitano alla contemplazione dell’universo naturale e sembrano alludere a un evento imminente. Per accentuare questo effetto, la fotografa dispone gli spazi come scenari pronti ad accogliere lo scatto, attraverso interventi site-specific: “Questi paesaggi modificati agiscono su svariati livelli. Sono il riflesso della mia personale relazione con la foresta e proiettano lo spettatore al suo interno, domandandogli di considerare come la loro propria individualità sia plasmata dall’ambiente in cui vivono”.

Per la mostra Nebulae presso la Galleria Patricia Armocida viene presentata una selezione di fotografie che sono parte di tre serie emblematiche della produzione dell’artista inglese.

In Between the Trees (2014), il processo di composizione di nubi artificiali tra gli alberi consente all’artista di trasmette l’esperienza personale di stare da soli nei boschi. Il fumo riempie gli spazi tra gli alberi, riflettendo questa esperienza fisica: la conoscenza palpabile e cupa della foresta, il suono attutito e appiattito, il senso pungente della consapevolezza accresciuta.

Ad essa si accosta la serie Stars (2014-2015), nata dalla combinazione di antichi paesaggi boschivi con immagini catturate dal Telescopio Hubble della NASA tra cui la Via Lattea e la Nebulosa NGC 346. Qui la relazione tipica spettatore-soggetto e paesaggio-oggetto è scardinata per rendere il paesaggio protagonista in modo assoluto e senza limiti, fonte di stupore e sopraffazione.

Infine nell’opera della serie Smoke and Mirrors (2010) l’artista esplora la complessa interrelazione tra paesaggio e bellezza, e la modalità in cui la nostra cognizione del paesaggio è costruita. Nel far ciò, si viene a sovvertire la nozione di bellezza come verità, e si riallaccia a più ampie questioni quali l’autenticità nella fotografia.

Come dichiara l’artista: “Il mio lavoro colloca lo spettatore nel sottile divario tra la realtà e la fantasia, creando uno spazio che incoraggia gli osservatori a rivalutare le modalità con cui si relazionano con il paesaggio e quanto tale relazione sia il prodotto del loro patrimonio culturale o della loro esperienza personale.”.

Le composizioni oniriche delle fotografie di Ellie Davies incoraggiano questa introspezione e offrono lo spazio e la calma necessari per meditare sulla nostra condizione umana.

 

Ellie Davies (Londra 1976), vive nel Dorset. E' cresciuta nella zona della New Forest a sud dell’Inghilterra e si è laureata nel 2008 con un Master in Fotografia presso il London College of Communication. Nel corso della sua carriera, è stata selezionata per l'Aesthetica Art Prize 2016 ed è una dei finalisti del Premio Celeste 2017. E' stata premiata con numerosi riconoscimenti tra cui il Kontinent Award (2014), Art Gemini (2014), l'International Juried Exhibition (2012), Lens Culture International Exposure Awards (2011) e il PX3 Paris Prix de la Photographie Paris Awards (2010).

Le sue opere sono state esposte presso l'Arles Photo Festival in Francia e fanno parte di importanti collezioni private nel Regno Unito, negli Stati Uniti, in Europa, in Corea del Sud, a Hong Kong, in Russia e negli Emirati Arabi Uniti. Il suo lavoro è stato pubblicato in diversi libri, tra cui WUD: Four Fictional Walks in the Woods, un libro fotografico rilegato in edizione limitata, pubblicato nel 2012 da Tangerine Press e Behind the Image di Natasha Caruana e Anna Fox.

Tra le mostre personali ricordiamo: Half Light, Roe Valley Arts and Cultural Institution, County Londonderry, Gran Bretagna, 2017; Into the Woods, Crane Kalman Gallery, Londra, 2016; Stars, Sophie Maree Gallery, Den Haag, Olanda, 2015; Into the Woods, Richard Young Gallery, Londra, 2012; Come with Me, Print House Gallery, Londra, 2011; New Landscape, LBi Gallery, Londra, 2011; Smoke and Mirrors, 10GS Gallery, Londra 2011; Ellie Davies at Bayeux Imaging, Bayeux Imaging, Londra, 2011; Ellie Davies New Landscape, Brucie Collections, Kiev, 2011.

Alcune tra le mostre collettive: Water, The Centre for Fine Art Photography, Fort Collins Colorado, USA, 2017-2018; Magnum Photography Award, Photographers Gallery, Londra, 2017; Premio Celeste Exhibition, Bargehouse OXO Tower, Londra 2017; Her Feet Planted Firmly on the Ground, Houston Centre of Photography, Houston, Texas USA, 2017; Singapore International Photography Festival, Beauty World MRT Station, Singapore, 2016; Royal Photographic Society 158th International Print Exhibition, Gran Bretagna e Irlanda, 2016; Summer Exhibition, Royal Academy of Arts, London, 2015; Fraction of a Second, University of New Mexico Art Museum, Albuquerque, USA, 2015; Outside, A.Galerie, Parigi e Bruxelles 2015; Barcelona International Photography Awards Top 50, Valid Foto BCN Gallery, Barcellona, 2015; Uncertain States, Four Corners Gallery, Londra, 2014; Forest Stories, Krasnodar Central Park, Krasnodar e Illinskii Forest Museum, Illinskii, Perm, Russia, 2014; The Shot I Never Forgot Exhibition, Vantage Point Gallery, Brighton 2014; Inside Out, PH21 Gallery, Budapest, 2014; The Open West 2014, The Wilson Gallery, Cheltenham, Gran Bretagna, 2014; 3rd Singapore International Photo Festival, Art Science Museum, Singapore, 2012; Forest Stories Exhibition, Forest Stories Autumn, Mosca 2012.

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