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Artsy

ERON


ERON

Un percorso visivo che tocca varie tematiche sociali, dai diritti umani ai flussi migratori alternando o fondendo diversi linguaggi pittorici in cui l’osservatore è invitato non solo a guardare le opere ma anche a vederle. Guardare e vedere sono spesso utilizzati come sinonimi, perché considerati equivalenti. Si riferiscono, invece, a due attività distinte. Come diceva il filosofo e poeta Henry David Thoreau: «Non importa quello che stai guardando, ma quello che riesci a vedere». Questo è il concetto filosofico che ha ispirato il titolo della mostra di Eron “Close your eyes and see”. Se la gente vedesse e non si limitasse a guardare, probabilmente vivremmo in un mondo migliore.

Eron è uno dei più noti esponenti del graffitismo italiano a cavallo fra XX e XXI secolo, definito dall’Enciclopedia Treccani come uno tra i più dotati e virtuosi interpreti dell’arte figurativa e della pittura contemporanea internazionale.

Nel 2018 Eron ha realizzato quella che è considerata una delle più grandi opere d’arte murale urbana al mondo. L’opera, intitolata W.A.L.L. (Walls Are Love’s Limits), è stata realizzata nel nuovo quartiere City Life a Milano. Un dipinto di 1000 metri quadri che ha trasformato la grande parete in un monumentale muro contro i muri.

Nel 2010 Eron è stato autore della prima e unica opera al mondo dipinta con vernici spray all’interno di un luogo di culto, “affrescando” il grande soffitto della Chiesa di San Martino in Riparotta a Rimini.

Nel 2016 ha realizzato per L’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani un’opera dedicata ai migranti dipinta sulla fiancata di un relitto navale dal titolo “Soul of the Sea” dove ritrae alcuni volti di donne e bambini che sembrano dipinti dalla ruggine del relitto stesso. L’immagine dell’opera in poco tempo si diffonde globalmente e viene pubblicata dall’Economist e dal Chicago Tribune come miglior immagine del giorno nel mondo.

Nel 2019 la Città di Rimini gli conferisce il Sigismondo d’Oro, la massima onorificenza rivolta ai cittadini che si sono distinti per il loro operato. Eron non si presenta alla cerimonia e manda a ritirare il premio Mamadu Mbacke Dieng, un immigrato africano e venditore ambulante che da anni vive in città.

I dipinti murali di Eron sono presenti in Italia, Danimarca, Gemania, Norvegia, Francia, Portogallo. Le sue opere sono state esposte in gallerie e musei di tutto il mondo tra cui: Chelsea Art Museum, New York; Biennale di Venezia; Saatchi Gallery, Londra; Galleria Patricia Armocida, Milano; PAC - Padiglione Arte Contemporanea di Milano; MACRO - Museo d’Arte Contemporanea, Roma; Museum for Urban Contemporary Art, Berlino; Italian Cultural Institute, New York; solo per citarne alcuni.